Chiedere agli occhi
del controluce, della piega
dove si annida l'alba
questo alveolo
che vedo
quando vedo l'alba
al termine del complotto
che indosso
quando non voglio emigrare
dalla tua conchiglia.
Ecce homo, la società dei soggetti in devoluzione
Frammenti di precarietà
sabato 18 giugno 2016
martedì 7 giugno 2016
Senza capitoli
Sono diverso.
Lo so
né meglio né
nell'uso delle spine
arrivo che è tardi
meglio usare le spirali
per ascendere:
la vita si avvolge meglio su un filo di mare.
Lo so
né meglio né
nell'uso delle spine
arrivo che è tardi
meglio usare le spirali
per ascendere:
la vita si avvolge meglio su un filo di mare.
Acrobazia
Fammi posto
anche nel clangore
che s'esalta l'inverno
a furia di quote rosa.
.
Ti ho chiamato
come si chiama il canovaccio
e ho asciugato l'edera
sui capi delle spose.
Tu raduni i diamanti
che luccicano da sopra
ma è solo pietrisco
ammaliato dall'acqua.
Ti ho appoggiato un orecchio
dentro il petto
era lungo, era un parassita
come il tratto della mia matita.
anche nel clangore
che s'esalta l'inverno
a furia di quote rosa.
.
Ti ho chiamato
come si chiama il canovaccio
e ho asciugato l'edera
sui capi delle spose.
Tu raduni i diamanti
che luccicano da sopra
ma è solo pietrisco
ammaliato dall'acqua.
Ti ho appoggiato un orecchio
dentro il petto
era lungo, era un parassita
come il tratto della mia matita.
Senza idoli
Sono pieno, mi dico,
anche in risalita
a rilento
le ritento tutte.
la bocca cucita
per chiudermi il rostro
e non appendermi
alla vostra giugulare.
Ma la rappresentazione mi è chiara:
sto appeso di sotto
e gonfio
mentre vi svuoto la vita.
anche in risalita
a rilento
le ritento tutte.
la bocca cucita
per chiudermi il rostro
e non appendermi
alla vostra giugulare.
Ma la rappresentazione mi è chiara:
sto appeso di sotto
e gonfio
mentre vi svuoto la vita.
lunedì 6 giugno 2016
Trincea
Io dico
stai al tuo posto
che il mio posto è il gonfiore
come certe rane
la gola
dimentica il respiro
e s'arrossa il vespro
sulle cale
dove l'alta marea
entra di soppiatto
per fecondare la trincea.
stai al tuo posto
che il mio posto è il gonfiore
come certe rane
la gola
dimentica il respiro
e s'arrossa il vespro
sulle cale
dove l'alta marea
entra di soppiatto
per fecondare la trincea.
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