lunedì 17 marzo 2014

Io e la "poesia" - Poesia di Massimiliano Moresco (Introspezione)

Io e la "poesia" - Poesia di Massimiliano Moresco (Introspezione)

A ben vedere, scollegare cellule
Nel vuoto cosmico che m'avvolge
Non è poi così male.
Effettivamente c'è ancora la luna
A macchiare d'olio il sole
E questo diluirebbe l'accecarsi.
Ma ricettivo oltre la mia volontà
Posso solo osservare i gradi
Che mi separano dalla cavità
E' un ritornar ritmato, forse ribelle,
Sui propri malcelati passi.
Ho speso in questo tempo
Qualche parola di troppo per me
E tutto questo ha sostenuto
Un prezzo più salato del dovuto.
Però l'uso smodato di aggettivi
Era il fioco lume di qualcosa
Che sostenne momenti iperattivi
Io seppi, quanto potesse aiutarmi
Nei biechi meandri di me stesso.
M'aggiudicai due gambe per saltare
E due braccia per gesticolare,
Quando andai contromano
Nel covo dove covano le serpi.
Fuggimmo io e me e poi io senza me
Per assaggiare con molta calma
L'acqua ribollente dentro al pozzo.
Oggi la testa è fuori dalla sabbia
Il resto sembra aggrovigliato ancora,
Pur sapendo come troppe iperboli
Non possono altro che far male.
Ma l'incubatore, mio malgrado,
Ha qualcosa da dire, da scaldare
E qualcosa da assegnare tuttora.