mercoledì 17 aprile 2013

Dialoghi con l'anima

Oh anima, effondi gli effluvi
di forze potenti, tu che erompi
la porta dell'alto celeste,
lasciami condurre la biga
dei cavalli indomati. 

Quanto disprezzo soggiace
nel profondo dell'intimo
ti osservo nelle tue espansioni
in ogni valle del creato
nel mio intimo celato
ma io ti inseguo
guidando me stesso con passo tremante
e il buio esistenziale mi acceca
fuggo da una luce
che è bramata come il prezioso oro,
protendo verso tanto splendore
ma rimango abbagliato da tanto chiarore.

"Fallace essere umano
nella tua cieca permanenza terrena
vuoi mostrare te stesso
con ammalianti parole
almeno resta in silenzio
se intendi comunicare
senti quanti saperi 
affiorano come sbuffi improvvisi
dalla forca del drago
senti, dalla fonte dell'oblio
quanta lava possa eruttare. 
Non ti accorgi che la parola
insegue se stessa
e si pone su un altare
dove gli uomini possano 
deporre i loro doni?
Non vedi come esse siano
un vuoto oscuro
che inghiotte i tuoi respiri
e ti reifica la vita?
Queste parole possono avvolgerti
in una ragnatela di ferro 
di un metallo luccicante
e tu diventi un bozzolo
che imprigiona le tue membra
e continui a starnazzare dalla tua cella dorata;
giri come scimmia impazzita
e non avverti come
stai alzando alti muri
e profondi fossati
per sfuggire al canto del mondo". 

Certo anima bella, seguirò il tuo volere
mi prostrerò umilmente ai tuoi piedi
dimmi cosa vuoi?

"Queste assurde suppliche
sono solamente dei stolti conati
che offendono le mie orecchie.
Pensi che queste implorazione
e qualche dono su un altare
possano risvegliare il mistero?
Non credere che queste sciocche usanze 
possano far vibrare le mie possenti corde
e richiamare l'attenzione del creatore.

Questi sono solamente dei puerili
pianti che abitano le tue credenze.
Visto che sono imprigionata in te
vorrei che tu lavorassi su te stesso
con coraggio e sapienza.
Ti inerpichi in buie gallerie per sfuggire
a ciò che importa per noi.
Voi uomini avete eliminato il male
e lo avete posto nel fondo dei vostri cuori.
Ma esso si ribella in quanto forza indomita
puoi negarla ma agiterà le tue notti.
Vorrei che seguissi nel tuo cammino 
gli insegnamenti della madre terra;
vedi quell'albero vuole ascendere verso l'immenso
ma ha potenti radici per farlo
mentre voi umani siete dei fuscelli
che un debole vento può abbattere
senza fatica alcuna.
Voi avete eliminato il male
e vi è rimasto il bene che cresce su radici aride
perché scava terreni sterili.
Entra in te stesso nel tuo oscuro magma
senza scartare il nero che ti avvolge
la tua ombra ti insegue
fa sussultare le tue viscere 
esilia le tue usanze
e sonda le apparenze
hai bisogno di radici potenti
però, per contemplare il cielo.
Fin'ora non hai fatto altro che 
volere ascendere alle alte vette
con una scala di parole..."